Il credito d'imposta era stato istituito con la legge di stabilità 2016 ed è teso ad agevolare l’acquisizione - anche tramite leasing - di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate nel Mezzogiorno.
Con un emendamento al decreto per il Mezzogiorno il governo ha incrementato le aliquote di agevolazione e ampliato la base di calcolo dell’attuale credito d’imposta.
Tra le principali novità: l’innalzamento dell’aliquota.
Per le piccole dal 20% al 45% della spesa ammessa (le soglie dei progetti d’investimento agevolabili fino a 3 milioni).
Per le medie dal 15% al 35% della spesa ammessa (le soglie dei progetti d’investimento agevolabili fino a 10 milioni).
Per le grandi imprese si passa dall’attuale 10% al 25% della spesa ammessa (le soglie dei progetti d’investimento agevolabili fino a 15 milioni).
Il credito d’imposta sarà calcolato al lordo degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelli agevolabili (macchinari, impianti e attrezzature).
Spese ammissibili:
Acquisto diretto o mediante locazione finanziaria di macchinari, impianti, attrezzature nuovi e finalizzati a:
- realizzazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento;
- trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.
Permane l’esclusione in tema di acquisto di beni usati.